martedì 19 aprile 2011

Niente blocco dello scrittore?

un marasma di idee che si rifiutano di organizzarsi per essere messe su carta.. forse quanto di più tipico ci sia all’inizio di una qualsiasi opera, sia questa un diario, un romanzo o la lista della spesa!
Una buona idea potrebbe essere partire con una mia presentazione, ma come chi mi conosce sa bene, spesso ignoro le buone idee e proseguo sulla mia strada lastricata di errori, e anche questa volta un inizio in medias res mi sembra inevitabile. In fin dei conti le cose non iniziano e non finiscono,  “nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma” diceva Lavoisier.

Questa notte non ho dormito bene, ciononostante la giornata lavorativa procede finora senza particolari intoppi. Nel pomeriggio vedrò Dario, con una certa curiosità. è un po’ che non passiamo del tempo noi due a chiacchierare, spero non sia preso troppo male perchè nei suoi momenti di depressione è difficile da gestire.. e sì, gli amici si vedono nel momento del bisogno, ma che uno si faccia sentire solo quando ha effettivamente bisogno, beh, fa riflettere.

Stavo per scrivere che ieri sono stata solitaria, ma non è vero! Sono finalmente entrata in possesso del famoso ALBUM.

Breve inciso: una delle mie migliori amiche si sposa quest’estate, non sarò testimone, per motivi in parte razionali e condivisibili, in parte temo condizionati dallo sposo, ma lasciamo perdere. In ogni caso la testimone ha avuto l’idea, nemmeno malvagia per carità, di creare un album dei ricordi da consegnare alla sposa il giorno del matrimonio (o all’addio al nubilato, non è ancora bene chiara la cosa). L’album in questione è ad oggi vuoto e recuperarlo dalle attente manine della testimone è stato impegnativo come la ricerca del Sacro Graal. Serena, la tanto-disponibile-quanto-incapace-di-organizzarsi testimone si è fatta rincorrere parecchio, ma tutto è bene quel che finisce bene. Ora si tratta di dare spazio alla creatività.

Creatività che ieri però ho deciso di lasciare in cucina, raggiungendo un buon grado di soddisfazione per una cosa molto elementare: sono riuscita a non fare diventare un pappone il riso basmati (e chiunque si sia cimentato sa che è meno banale di quanto sembri). Il segreto è utilizzare lo stesso sistema che si usa per il riso da sushi, ovvero tanti risciacqui in acqua corrente e almeno una mezz’ora di riposo in ammollo.
Mentre riposa metto sul fuoco una volta e mezzo il suo volume d’acqua e non appena arriva a bollore butto il riso e un pizzico minimo di sale. Quando bolle metto al minimo, copro lasciando uno spiraglio per il vapore e lascio andare 10 minuti. Perfetto!
Dopo la gita al mercato di sabato pomeriggio (da brava casalinga disperata) avevo in casa asparagi freschi, così ho preparato una cenettina al volo.

Il vantaggio dell’amore per la cucina è che può venir scambiato da chi mangia per amore e basta.


La serata è stata incentrata su chiacchiere varie e gli aggiornamenti costanti (e non richiesti) della finale del Grande Fratello via sms da parte di Bea, mia carissima amica molto intelligente a dispetto dei suoi dubbi gusti televisivi. Ma questo mi ricorda che qualche sera fa ho visto Alice in Wonderland e ne sono rimasta molto delusa, la cosa bizzarra è che non è stata un’impressione immediata, più una riflessione a posteriori. Splendidi costumi, personaggi particolari, persino la storia aveva più capo e coda di quanto mi aspettassi, eppure è stato il classico film che non una volta spenta la tv ti rendi conto che non ti ha lasciato nulla (escluso appunto il desiderio di possedere almeno un paio degli outfit di Alice).

Ora che ci penso, sia mai che interessi a qualcuno, gli asparagi li ho lavati, privati della parte più dura e tagliati a tocchetti che ho fatto andare in padella con olio e uno spicchio d’aglio leggermente schiacciato. Una volta consumata la loro acqua ho aggiunto le punte e cotto per una mezz’oretta aggiungendo brodo quando necessario. I gamberi li ho saltati a parte con olio e poca cipolla, sfumati con il vermouth. Una volta cotti gli asparagi ho aggiunto i gamberi e condito il tutto con un po’ di pepe nero.

Bea mi sta aggiornando sulle sue vicende sentimentali sempre complicate, a quanto pare questa sera Steo la porta fuori a cena e si spera in un piacevole dopo-cena, non mancherò di riportare eventuali aggiornamenti, che a questo punto, dopo un numero di uscite che si contano sulle dita di un paio di mani, sarebbe il caso ci fossero. Ma si sa, gli uomini sono imprevedibili, e le donne anche: sempre a lamentarsi di ragazzacci che pensano solo a quello e quando troviamo uno che non ci pensa affatto non sappiamo che pensare.. e lo ammetto, si Steo e Bea non so che pensare!

Dopo l’aperitivo di pranzo con Nina credo che con Dario mi limiterò ad un caffè.

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