venerdì 29 aprile 2011

Rain in Turin

Che meraviglia! Oggi passeggiando a pranzo sotto la pioggia ho visto un cane che ava un collare fatto a salsicciotti!!! Fantastico! Prenderei un cane solo per quello! (no, non prenderei mai un cane, al massimo lo tollererei impagliato, ma non avrei voglia di spolverarlo!)

Ad ogni modo, questi sprazzi di creatività nel grigio di una giornata così riescono a cambiarmi l’umore!

Questo e la notizia che finalmente dedicherò un po’ di tempo alla cucina, sabato mattina (vorrà dire che per una volta non mi alzerò alla mezza!) devo preparare qualcosa per dei signori tedeschi in visita che saranno ospiti dai miei.
Non sapendo se questi signori avranno pranzato, arrivando alle tre del pomeriggio da Roma, credo farò qualcosa di salato e un dolce. 
Pensavo per rapidità e sicurezza del risultato ad una tarte tatin, che viene sempre abbastanza bene, ed un’ottima occasione per inaugurare il mio diffusore di fiamma. (Acquistato dopo che la mia ultima tarte tatin aveva le mele caramellate in modo poco uniforme..)

In realtà potrei anche fare i muffin, o i brownies che pure adoro (e sono di rapida realizzazione), ma accidenti, forse sarebbe meglio fare assaggiar loro sapori più italiani! In che forma non saprei!

Quanto al salato non so, farei una delle solite torte salate, ma mi sembra troppo banale, ci penso un attimo!

Come mai invece di lavorare seguo in streaming il Royal Wedding, di cui, tra l’altro mi interessa poco?! Vorrà forse dire che il lavoro mi interessa ancora meno?! Fa riflettere…

Asparagi, uova strapazzate e wannabe


La pioggia, sempre più copiosa, che gioia… morale della favola sono zuppa fino alle ginocchia e arrivata in ufficio con mezz’ora di ritardo, ok, facciamo un’ora!

Ieri per cause di forza maggiore (gli asparagi in frigo che mi imploravano di non essere trascurati ulteriormente) ho cucinato, ma molto alla veloce!



L’aspetto non è una meraviglia, ma sono pur sempre uova strapazzate! Poverine, è nella loro natura avere un’aria… strapazzata! ;-)
Devo però dire che a livello di gusto sono rimasta positivamente colpita!
Ho cotto un mazzo di asparagi in padella; soffrittino con cipolla, tagliato a tocchetti gli asparagi e fatti andare per una decina di minuti, poi ho aggiunto un brodo vegetale molto leggero, le punte e li ho fatti cuocere un altro quarto d’ora aggiungendo brodo di tanto in tanto. A fine cottura un po’ di pepe.
Due minuti prima che fossero cotti gli asparagi ho strapazzato tre uova in padella, con salsa worcester, tre gocce di tabasco, sale e pepe. Ottime!
Di solito le faccio più fini, iniziando a sbatterle appena toccano la padella calda, ma ieri ero presa da mille altre cose e bene così!



In realtà sono sempre presa da mille cose ultimamente, e mi manca prendermi il tempo per cucinare, organizzare belle cene tra amici passando il pomeriggio ai fornelli, o anche solo ritagliarmi una mezza giornata per sperimentare nuove ricette!
Ieri pomeriggio il tempo si era un po’ sistemato e ho fatto due passi in centro, sono riuscita a comprare cose del tutto inutili tra cui: occhiali da sole (ne ho già circa 15), semi per coltivare (dove sul mio balcone?!) ravanelli e carote, bacche di ginepro (forse unico acquisto valido), lucidalabbra, etc..
Ho poi tirato un bel pacco a Bea e me ne sono rimasta a casa dopo cena! Ci eravamo accordate per un’uscita con la sua ex coinquilina di Bologna che era a Torino per un paio di giorni, a quanto apre però la serata è andata bene nonostante la mia assenza, per cui non ho sensi di colpa! Oggi però ci vedremo per aggiornarci!
Nel mio pellegrinaggio pomeridiano per negozi ho fatto una riflessione sulle “wannabe”, a Torino è una razza molto diffusa, ci sono esemplari maschili e femminili, ma la seconda specie è quella che meglio conosco.
Mi fanno anche un po’ pena poverine, soprattutto le meno giovani. L’esemplare tipo ha conoscenti (amici è troppo) “alla moda” e vuole sentirsi parte del gruppo, così se capta che qualche cosa è cool, farà il possibile per averlo, ma non essendo cool lei stessa riuscirà sempre a sembrare ridicola. La borsa Vuitton sarà falsa, le scarpe Prada verranno portate tutti i santi giorni con la pioggia e con il sole.. e via dicendo. La povera wannabe in questione sembrerà un pesce fuor d’acqua in qualunque situazione. Ma la cosa più triste non è l’aspetto estetico, quanto piuttosto il perdurare nel tempo della condizione. Se essere un’aspirante-qualcun altro a 15 anni è quasi comprensibile, esserlo a 25 è inquietante.
Sono contro ogni forma di omologazione, non sono per i capi firmati a tutti i costi e credo che ci si possa vestire bene anche spendendo molto poco, basta avere uno stile proprio, che ti faccia sentire te stessa!
Il bisogno di somigliare ad altri quando si va verso i trenta è triste, dimostra scarsa personalità.
Sembra uno sfogo, ma è solo una riflessione, che posso dire per concludere? Trovate voi stesse e il vostro stile? Non cercate di assomigliare a qualcun altro? Sembrano frasi da psicologo da due soldi che va in tv dalla D’Urso o dalla Venier (per par condicio).
Questo discorso porterebbe ad un altro sull’accettazione di  sé, ma non è il momento, oggi ci sono scadenze importanti e mi tocca lavorare!

giovedì 28 aprile 2011

la mia piccola Bea


Sta uscendo da un po’ con un nuovo ragazzo, Ato per gli amici, nomignolo d’infanzia che trovo piuttosto fastidioso, ma che vuoi farci?! Sono quelle cose che non ti scolli più, e se sta bene a lui.. ringrazio di avere un nome particolare che evita la necessità di storpiarlo per distinguersi dalla massa!
Bea e Ato si conoscono da un anno circa, stessa cerchia di amici, nuovi amici in verità perché li abbiamo conosciuti insieme, da novembre scorso, dopo una serata in cui siamo andati a ballare Ato scrive a Bea qualcosa del tipo: “questa sera ti ho visto per come sei per la prima volta e mi piace quel che ho visto, usciamo qualche volta?”
Bea, come credo chiunque al suo posto, non è rimasta particolarmente impressionata, anzi, l’ha archiviato tra i tanti sfigati che riesce a calamitare.

A volte però l’insistenza premia, e tra un passaggio a casa dopo lavoro, una pizza prima di vedersi con gli altri (e mettiamoci pure una delusione d’amore di Bea del bello-stronzo di turno), Ato si è fatto strada!

Tanto che hanno iniziato ad uscire come qualcosa di più che amici.

Siamo a febbraio, mettiamo in conto cinque o sei uscite, poi Bea è stata via per una settimana, Canarie, per rigenerarsi dal gelido inverno torinese. Durante questa settimana il neonato interesse verso Ato non è andato scemando, anzi, lei si è mantenuta in contatto nonostante la distanza, e lui ha incominciato ad allontanarsi!
Al suo ritorno ci vediamo al bar per il nostro spritz: “Mi manca una persona, ma non voglio dirti chi” “Bea, chi è, non il bello-stronzo!” “no, peggio” ok, capito, la situazione va chiarita! E così Bea affronta Ato, il quale le dice che vuole vederla ma non vuole legami.

Sarebbe la tipica risposta di un ragazzo con secondi espliciti fini... e invece, il giovanotto pieno di sorprese continua a scriverle e si lancia pure in qualche scenata di gelosia retroattiva (ex ragazzi di Bea e serate trascorse tra amici-non-solo-amici)

Occhi a punto interrogativo... non vuoi legami e fai scenate di gelosia?! Bea raggiunge il livello zen, fa finta di niente e continua con medie aspettative ad uscire con Ato.

Tra le stranezze da citare ce n'è una che è entrata nella leggenda: dopo un paio di mesi di uscite, quando Bea aveva ormai preso coscienza del fatto di provare un certo interesse per il ragazzetto in questione, si avvicendano gli appuntamenti, le uscite a due, le ore passate soli in casa di lei...
e non succede nulla! Niente notti di passione, niente pomeriggi di fuoco... stupore la prima volta, poi una crescente frustrazione, infine mille dubbi... ma gli uomini non volevano solo portarci a letto? “Mi corteggia da mesi, finalmente cedo, e tu non fai niente?!”
Ora, capiamoci, non è che non facciano nulla nulla, ma non fanno quello! Insomma, sembra di vivere in un mondo a parti invertite, con Bea che fa la provocante, cerca di restare soli etc...

Ma questo era fino a ieri! L'arcano è stato svelato, o in alternativa il mistero si infittisce perchè personalmente non ci capisco niente!

L'altra sera, sul punto di un ennesima frustrazione pisco-fisica, Bea ha tradito una delle sue personali regole e ha chiesto apertamente ad Ato perché non lo facessero... “Bea, tu sei diversa dalle altre, mi hai detto che non sei una ragazza da una scopata e via, e io voglio che sia diverso con te rispetto a tutte le altre (N.d.r. “tutte le altre? Chi sei Casanova? Ahahaha!”). Bea, con te io voglio fare l'amore, non sesso, quindi aspetto di essere innamorato di te”

Nell'ordine i pensieri di Bea
“Oddio, che dolce, che ragazzo meraviglioso ho trovato, mi spaventa quasi!”
“Quanto pensi di metterci a innamorarti?”
“Mannaggia a me che faccio la puritana”
“Ho trovato l'ultimo degli idealisti?”
“Ma non è che ha qualche problemino lì sotto?!”

Per ora non ho un responso e credo di essere stata fin troppo prolissa quindi passo e chiudo!

p.s. questa volta niente cibo, spiacente! Dopo le feste ci siamo un pochino limitati, piatto 3 gusti barbabietole, tonno e mais.. buono era buono, specie grazie ai miei due amiconi: aceto di lampone (per mais e barbabietole, le seconde avevano anche qualche filetto di acciuga), e salsa worcester (per il tonno).. e niente, prezzemolo, pepe, olio.. ma non meritavano una foto! sorry!

martedì 26 aprile 2011

Natale con i tuoi Pasqua con chi vuoi.

Natale con i tuoi Pasqua con chi vuoi. 
Non esiste menzogna più grande per quanto mi riguarda.
E così oggi posso dire, sono sopravvissuta a Pasqua. Un po’ meno a Pasquetta, ma quella è un’altra storia.
Da anni la tradizione vuole che sabato si raggiunga la mia famiglia al mare e si rimanga fino a lunedì sera, per poi sollazzarsi con un viaggio di ritorno eterno bloccati nel traffico.
Quest’anno con un colpo di genio sono riuscita a limitare il tutto ad una gita di un giorno, Pasqua appunto.
Scatta naturale la domanda, ma perché mai?! La risposta è per amore della mia nonna, che è, con il mio fratellino, l’eccezione alla regola di una famiglia sbagliata! Non starò qui a raccontare il perché ed il percome dei rapporti interfamiliari, basti sapere che tutto tra noi è finzione, i rapporti che abbiamo spontaneamente sono pochi e superficiali e potessimo eviteremmo anche le feste comandate. E così, per una perfetta Pasqua Cristiana, ci siamo tutti impegnati per una domenica di finzione. Battute, risate, complicità, a vederci da fuori sembravamo una famiglia normale! Ahahaha, quanta ipocrisia!
Ad ogni modo, Pasqua vuol dire mangiare, e il pranzo ha portato un raggio di sole, non solo metaforico perché in effetti il pomeriggio il cielo si è aperto e siamo stati in spiaggia ad abbronzarci e sonnecchiare!
                                     
                                    Menù
                        semplice ma d’effetto
  • Focaccia ligure (e non c’è paragone!)
  • Agnolotti di pesce al sugo
  • Fritto misto di pesce (calamari, triglie, ciuffi di seppie, moscardini, gamberi, tocchetti di filetti di sogliola)
  • Patatine fritte
  • Colomba e uova di cioccolato

Il tutto accompagnato da un ottimo Vermentino di Gallura DOCG Giogantinu servito fresco.



In realtà ora che siamo arrivati al dolce il vino era finito, ma a dir la verità il dolce non l’ho mangiato, non amo panettoni e colombe industriali per buoni che siano!

Ben disposta dal rientro in serata ho anche accettato di fare aperitivo con un campari spritz e focaccia, e a Pasquetta digiuno ;-)

In realtà digiuno parziale, diciamo che l’astinenza di pranzo è stata ripagata da una cenetta doc!

Breve resoconto della giornata, sveglia senza sveglia, alle 12! Questa è vita! Saltata in macchina con la dolce metà direzione lago d’Avigliana, inaugurazione della stagione del circolo nautico. Trascorrere la giornata sdraiata al sole (un po’ pallido, ma pur sempre sole), in riva al lago, breve uscita in barca.. ci posso mettere la firma!?!

Rientrati a casa ci siamo presi un take away di sushi da 50 pezzi in quel minuscolo Giapu che si trova in zona Crimea.. e via a casa!
Va da sé che un paio di giorni di pasti fuori non sono stati senza conseguenze (per il frigo e i suoi prodotti!) e così come “antipasto” ho messo insieme un’insalatina di cetrioli e pomodori che non sarebbero vissuti un giorno di più! Buonissima per fortuna, con un filo d’olio e un goccio di aceto di lamponi!

Non ricordo il vino, smemorata, ma lo aggiungerò, la bottiglia giace abbandonata nel secchio della differenziata e lì prevedo una lunga sosta!

Tutto sommato sono sopravvissuta a Pasqua! Vediamo come sopravvivere al rientro a lavoro!

giovedì 21 aprile 2011

back in action!

Sarò breve: ho bisogno di una vacanza! E questo mi ha ricordato che è dal week end di novembre a Barcellona, che non stacco un po’, cambiando aria!

L’immagine del giorno non può che essere di uno degli splendidi banchi della Boqueria.. più che un mercato un tripudio di profumi, colori e sapori. Tappa obbligata per tutti gli amanti del cibo!



Uno dei viaggetti più toccata e fuga mai fatti, devo ritornarci, anche solo per una cena in quello splendido ristorante di pesce.. ma questa è un’altra storia!

Oggi la verità è che mi sono accorta di essere “anziana” ;-) uff, sono uscita ieri sera e non ho più il fisico per le ore piccole e qualche bicchiere di troppo! Ma era una serata speciale, una di quelle che, purtroppo, si fanno raramente! Era una riunione con le mie due migliori amiche di sempre (o almeno degli ultimi 10-15 anni!)

Per qualche motivo da quando siamo tutte più o meno accasate, ma forse anche prima, non riusciamo a trovarci per fare una seratina tra noi! Capita giusto a Natale o per qualche compleanno.. ieri, dopo mia insistenza e raggiunta quasi la rassegnazione, ce l’abbiamo fatta!

h 20:30
Ci troviamo in piazza Castello, puntualissima mi raggiunge subito Gaia, Zaira non trova parcheggio, noi ci avviamo verso via Roma, e poi due passi fino al ristorante (parolona per il posto in questione!)
Gaia voleva mangiare cinese, noi non lo amiamo molto così optiamo per un cinese-thailandese-giapponese! Ok, ok, ho sempre diffidato anche io di questi incroci dai dubbi risultati, e in effetti il sushi non è quello del Tobiko, del Kirin o del Wasabi, ma cattivo non è, e una bottiglia di Thurgau fresco aiuta lo spirito e la digestione!
Anche i prezzi sono eccessivi, ma pazienza, è la compagnia che conta! Dopo mezz’ora siamo allegre e affiatate come sempre!

h 23:00
Piazza Vittorio, solito locale in cui ormai mi conoscono e così i nostri cockatil miracolosamente costano 5! Che amicizie importanti ;-) Gaia Rhum Cooler, Zaira Coca e Malibu, io… al solito: Long Island! Sedute lungo il fiume a chiacchierare, clima mite.. ce ne fossero di serate così, e di amiche così!

h 02:00
Buonanotte mondo

Ora la stanchezza vince sulla mia capacità di scrivere, e mi arrendo, ci vogliono le parole giuste per descrivere alcune situazioni e in questo momento penso solo: casa-cuscino-letto!

Questa sera cosa cucino? Chissà che mi proporrà il frigo! Persino ora che sono cotta l'idea della cena inventare mi allieta e carica, solo devo ricordarmi di fare in fretta perché abbiamo ospiti dopo cena! Che vita intensa ;-)